ATTENZIONE: Si avverte che i tracciati descritti, sebbene non impossibili, presentano dei punti ad elevata difficoltà e pertanto pericolosi, vuoi per sterrati estremi che addirittura per guadi su torrenti o attraversamento di proprietà private. Si declina ogni responsabilità per chi ci si avventura.   

Da Pescia Romana a Montalto di Castro

In questo articolo si inizierà a parlare del primo tratto del percorso laziale, oggetto di un nostro recente sopralluogo proprio per studiare i possibili passaggi per collegare le due località.

Iniziamo col dire che non esiste nè una ciclovia nè una strada a basso traffico che serva allo scopo. Purtroppo il territorio ha una profonda spaccatura prodotta dalla via Aurelia, attraversabile solo con ponti o sottopassaggi. Come se non bastasse c’è il fiume Fiora, nei pressi di Montalto, ed altri torrenti che, con il loro corso da est al mare complicano ulteriormente le cose.

Il giorno del sopralluogo abbiamo sperimentato due itinerari, ed insieme a conoscenze pregresse ci siamo fatti una ragionevole idea del territorio e delle relative possibilità di attraversamento.

Diciamo subito che le vie possibili sono due, illustrate nella figura successiva, più una variante che potrebbe risolvere molti problemi ma solo se le istituzioni fanno qualche investimento. Consideriamo il fatto che la ciclovia tirrenica, almeno quella pubblicata sul sito bicitalia.org (tracciato blu) proveniente da Ventimiglia e passante per Grosseto (BI19), termina a Capalbio. In effetti poi si può proseguire su altra ciclovia nell’interno verso Orvieto in virtù del fatto che non esistono percorsi in sicurezza lungo la costa, come detto prima. Pertanto noi partiremo da Capalbio per ricongiungerci al tratto toscano di ciclovia tirrenica. In realtà, l’aggancio con il tracciato Bicitalia avviene già sulla litoranea, in prossimità del confine tosco-laziale. In un futuro prossimo, ricco di investimenti e realizzazioni, scusate il sarcasmo, dovrebbe essere proprio questo il percorso da implementare con priorità.

Mappa generale

Primo percorso (29Km)

stradaPonteAbbadia
Il tratto sterrato della strada Ponte dell’ Abbadia 

Veniamo a noi, il tracciato verde è quello che ha più sterrato degli altri e, nella brutta stagione ma anche quando piove molto, in alcuni punti si infanga e diventa a tratti impraticabile a causa soprattutto dei trattori che segnano grossi solchi e dei corsi d’acqua che si formano sul sentiero. Il tratto in questione è la strada ponte dell’Abbadia (foto precedente), che collega diverse fattorie nella campagna e passa per Pescia Fiorentina. Da Capalbio al punto A2 e dal punto A1 a Montalto è fortunatamente asfaltato e a basso traffico.

Dal punto A1, deviando verso est, a poco più di un chilometro, c’è il Castello dell’Abbadia e relativo museo, punto di ingresso al sito archeologico di Vulci, assolutamente da non perdere.

Traccia GPX

Secondo percorso (31Km)

Il tracciato rosso (sulla mappa generale). Sempre da Capalbio (150mt s.l.m.), punto in cui termina la BI19-ciclotirrenica, inizia la discesa lungo una strada di modesto traffico automobilistico fino al lungomare all’altezza del bellissimo lago di Burano. Da qui si prosegue verso Pescia Romana e poi ci si addentra nelle campagne su strade asfaltate a bassissimo traffico fino al sottopassaggio della ferrovia (punto A5, vedi foto). Da qui inizia il tratto sterrato che insiste tra le coltivazioni fino alla centrale ENEL. Su questo tratto sterrato ci sono almeno due punti molto pericolosi, il guado sul fosso del Tafone (punto A3 sulla mappa, vedi foto), pochi centimetri d’acqua attraversabile in bici a condizione che il fosso non sia in piena e un ponticello su un altro fosso, pericoloso perchè raggiungibile da rampe molto ripide. Proseguendo il tracciato rosso oltre la centrale ENEL (ora dismessa) la strada diventa larga e asfaltata, con traffico quasi assente, fino a raggiungere un grande insediamento industriale, non proprio un’attrazione turistica, oltre la via Aurelia e la ferrovia.  Purtroppo alla fine del complesso industriale inizia un bruttissimo tratto di strada sterrata (tracciato celeste), lungo 2Km da fare con estrema precauzione perchè in alcuni tratti è fangoso, in altri sabbioso, in altri invaso da pozze. Si arriva quindi sulla strada di Vulci, la SP105,  tramite il quale si raggiunge Montalto di Castro.

Il guado del fosso del Tafone (punto A3)
In mezzo ai campi (punto A4)
Il sottopasso della ferrovia (punto A5 )

Traccia GPX

Variante (teorica) al secondo percorso

Per puro gusto esplorativo, abbiamo collaudato una variante al percorso precedente che se implementata potrebbe risolvere parecchi dei problemi. La variante è indicata dai tratti rosa-chiaro rosa-scuro della mappa. Il tratto rosa-scuro è una bella strada vicinale e asfaltata. Quello rosa-chiaro è un tratto di campi arati e fangosi (punto A4, vedi foto) che finisce passando sotto il ponte del fiume Fiora e che poi si ricongiunge con la strada proveniente da Vulci. Il tratto con i campi coltivati lo abbiamo percorso ai bordi con le bici a piedi, mentre sognavamo come con un piccolo investimento si potrebbe realizzare una piccola bretella ciclabile che sfrutta il ponte sul Fiora per attraversare l’Aurelia. Ovviamente la variante è attualmente “teorica” in quanto pericolosa e perchè non prevediamo le conseguenze se il proprietario del terreno se ne accorgesse.

Conclusioni

Sappiamo che qualcuno dirà: “forse è meglio fare la via Aurelia“. No! Non è possibile! Scordatevelo. In primis è vietato, poi è di una pericolosità estrema dovuta alla velocità dei mezzi a motore e con l’aggravante della mancanza, in alcuni tratti, della corsia di emergenza.

I due percorsi indicati, al momento sono gli unici modi di andare in bici tra Capalbio e Montalto, a meno di passare ancora più all’interno, come indicato dal sito bicitalia.org.

La nostra speranza è che le istituzioni, sia il comune di Montalto che la Regione Lazio prendano in considerazione le alternative a basso costo da noi indicate per la realizzazione di vie ciclabili in sicurezza, poi si sa, tutto può essere fatto meglio, ad esempio un bel ponte ciclopedonale sul Fiora all’altezza di Marina di Montalto.

Dimenticavo, esiste un’ulteriore possibilità che forse per le famiglie di cicloturisti è la più vantaggiosa, il treno. C’è la stazione a Montalto e c’è la stazione a Capalbio. I treni che passano sono regionali e possono trasportare bici. Ricordiamo che oltre al biglietto passeggero c’è da fare anche il biglietto per la bici  (3,50€ valido 24h).

Nei prossimi articoli descriveremo le tratte Montalto di Castro-Civitavecchia e Civitavecchia-Roma

FIAB Roma Ostia in Bici

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Pescia Romana – Montalto di Castro
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