Da Sezze a Monte S.Biagio
Questo itinerario guida alla scoperta dell’agro pontino. Il percorso rientra all’interno delle iniziative “Tirrenica Extra” (sognando una ciclovia da nord a sud) e dei tematismi “Spiagge”, “Bonifiche” e “Zone umide”. E’ agganciato alle stazioni ferroviarie di Sezze Romano e Monte S.Biagio e fa parte dei 3 itinerari alla scoperta dell’Agro Pontino..
(lungomare, tirrenica360_tag)
Fotoracconto
Alcuni scatti pedalando lungo il percorso.
Traccia GPX
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Percorso rosso
ATTENZIONE:
- Il percorso è classificato rosso (vai alla classificazione dei percorsi) per via della distanza (per agganciarlo alle due stazioni FS alle estremità) e di alcuni tratti esposti al traffico (specie tra Terracina e Monte San Biagio).
L’itinerario, tutto su asfalto, parte dalla stazione FS di Sezze e per 22 km attraversa la pianura pontina direzione mare. Le strade potrebbero interessare traffico sostenuto, specie nei giorni feriali. In particolare al km16 c’è da attraversare la Pontina con una rotatoria. Dal km 22 al 37 si pedala lungo mare nella meraviglia del Parco Nazionale del Circeo (foto360, foto360, foto360, foto360, foto360, foto360, foto360). Al km32 in particolare, c’è la deviazione per visitare Sabaudia (foto360). Dal km 37 al 44 si pedala ai piedi del promontorio di Circe (foto360, foto360, coinvolto in un altro itinerario). Le macchine potrebbero sfrecciare veloci, ma il traffico si mantiene sporadico. Dal km 44 al km 60 si pedala su strade secondarie tra S.Felice Circeo e Terracina. Gli ultimi km, per raggiungere la stazione FS di Monte S.Biagio, sono quelli più esposti al traffico. Prestare attenzione.
Rifornimenti: a Borgo Pasubio, Sabaudia, Circeo e Terracina.
Percorso Giallo
Il percorso giallo ricalca quello rosso concentrandosi nei 15 km del lungomare di Sabaudia, da percorrere avanti e indietro. Il traffico è sporadico e quasi mai molesto (tranne d’estate nei giorni di mare).
Agro Pontino in bici
> L'agro pontino spazia da Anzio a Terracina per oltre 70km. Chi volesse esplorarlo in più riprese può sfruttare le stazioni di Anzio, Latina scalo, Sezze, Priverno e Monte San Biagio con la modalità treno+bici. segue...
Raccomandazioni
> Prima di avventurarvi leggete le raccomandazioni. Impiegate cinque minuti ora nella lettura, per risparmiare sventure e contrattempi dopo. segue...
Tirrenica360
> La collezione di FotoSferiche dedicate a questo percorso, raccolte nella mappa di insieme Tirrenica360 segue...
Approfondimenti
> Quanti simboli, quante memorie, quanti ricordi fioriscono con la vicinanza del mare? Siete anche voi affascinati dai segni che il tempo e lo spazio hanno disseminato lungo il Tirreno? Aiutateci ad arricchire questo capitolo, perchè le storie tornino a parlare.
Da neanderthal alla bonifica
I ritrovamenti archeologici rinvenuti nel Parco Nazionale del Circeo documentano la presenza di insediamenti umani nel territorio sin da epoche lontane. Un territorio esteso che comprende testimonianze, 14 siti archeo-storici ed emergenze architettoniche relativi ad epoche storiche diverse: paleoecologiche e preistoriche (la presenza umana nel territorio del Parco è attestata a partire dal Paleolitico Medio, con grotte e ripari sotto roccia esistenti lungo tutto il perimetro del Monte Circeo); dal Tardo Arcaismo all’età imperiale; dall’anno Mille al dominio dei Caetani (1000 – 1301); i Caetani (1301 – 1713). Per arrivare sino alla bonifica e all’architettura razionalista delle Città di Fondazione. segue…
Parco Nazionale del Circeo
Il Programma MAB (Man and the Biosphere) è stato avviato dall’UNESCO negli anni ’70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity-building. Aree marine e terrestri che gli Stati membri s’impegnano a gestire nell’ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali. Scopo della proclamazione delle Riserve è promuovere e dimostrare una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi, creare siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l’educazione ambientale, oltre che poli di sperimentazione di politiche mirate di sviluppo e pianificazione territoriale. Le Riserve della Biosfera sono quindi indirizzate ad incoraggiare la conservazione degli spazi naturali ma anche a promuovere il territorio, il suo sviluppo economico e le sue specificità culturali.
Le Riserve della Biosfera rappresentano perciò dei veri e propri laboratori di sviluppo sostenibile, capaci di abbinare alla funzione di conservazione dei valori ecologici del territorio quella di valorizzazione delle sue specificità naturali e delle attività locali indirizzate nel senso della sostenibilità.
Il Parco Nazionale del Circeo è stato uno dei luoghi nei quali lo stesso concetto del programma Man and Biosphere dell’UNESCO è nato e si è sviluppato, con la proclamazione fin dal 1977 della Riserva della Biosfera “Foresta Demaniale del Circeo” (Selva di Circe). Nel 2013, a seguito delle revisioni periodiche sulle riserve MaB operate dall’UNESCO, la riserva del Circeo si è estesa fino a raggiungere i confini attuali, che comprendono i comuni di Sabaudia e San Felice Circeo e parte di quelli di Latina e Terracina. segue…
Bonifica Agro Pontino
> Prima di divenire Pianura e successivamente Agro, l’intero territorio si presentava come un golfo sommerso dalle acque nel quale emergeva l’isola calcarea del Circeo. Il sollevamento non uniforme e il ritiro delle acque marine hanno favorito la formazione di una pianura costiera paludosa coinvolta da diversi tentativi di bonifica. segue...
Proteggi la duna
La duna è un ecosistema fragilissimo. Per raggiungere la spiaggia utilizzare le passerelle distribuite sul lungomare. segue…
(lungomare di Sabaudia, tirrenica360_tag)
Promontorio di Circe
Il promontorio del Circeo con la sua sagoma inconfondibile disegna lo sfondo della pianura pontina. Luogo di miti e leggende, si innalza maestoso davanti all’Oceano Mare per una sosta contemplativa d’eccezione. Affacciati sul blu e accompagnati dai racconti della dea, lo sguardo correrà lontano all’orizzonte, alla ricerca della nave di Ulisse. segue…
Extra
Percorsi nel Lazio
> Elenco dei percorsi nel Lazio segue...
Percorsi tematici
> Spiagge, fari, pinete, zone umide, promontori, miniere, …. quante storie siete pronti ad ascoltare? Il Tirreno è un teatro che racconta mille incontri. Le memorie storiche si intrecciano con gli scenari naturali, imprimendo a terra tracce da rievocare, un pedale alla volta. Seguendo in bici il mare e i suoi tematismi. segue...
Bonifica in Italia
> La lotta alla malaria per la sopravvivenza umana e il recupero produttivo del suolo hanno rappresentato nell'Italia Centrale i moventi di una secolare attività bonificatrice. Le ristrette pianure alluvionali litoranee, infatti, nei secoli sono state soggette al ristagno delle acque. Un immenso deposito di fatiche, conquistato dall'uomo una stagione dopo l'altra. segue...
Spiagge Tirreniche
> Cosa sarebbe un mare senza una spiaggia? Al termine di un temporale o all’avvicinarsi di un tramonto, tra un bagno rinfrescante e una passeggiata sul bagnasciuga. Che sia in piena estate o d’inverno. Profumi e cantilene che portiamo dentro una generazione dopo l’altra. Diversi itinerari in bici lungo la futura ciclovia Tirrenica ci permettono di avvicinare la meraviglia dei granelli di sabbia. segue...
Zone umide
> Laghi, torbiere, fiumi e foci, stagni e lagune, paludi salmastre e litorali. Le zone umide rivestono una notevole importanza per garantire biodiversità e resilienza. Metà delle zone umide del mondo sono state perse e la maggior parte delle distruzioni sono avvenute negli ultimi 50 anni. Partiamo alla scoperta di quelle che continuano a vivere lungo il Tirreno. segue...
Energia
> Gigantesche cattedrali fumanti si stagliano all'orizzonte. Centrali a olio, carbone, eoliche, nucleari.... Alla scoperta dei territori di energia lungo la futura CicloVia Tirrenica. segue...
Colonie
> Le colonie marine: edifici monumentali lungo le coste italiane, luoghi fragili e memorie di un passato tutto ancora da metabolizzare. Nate per curare le malattie infettive, nel tempo acquisiscono altri significati, in particolar modo legati all’educazione delle masse e alla costruzione di un’identità politica nelle giovani generazioni, promossi sia dai regimi totalitari che da governi democratici. In molti casi, queste costruzioni anticipano l’urbanizzazione di nuove mete turistiche costiere e montane, rese accessibili dalle linee ferroviarie in costruzione. segue...
Un passo alla volta
> Proposte in bici di una mattinata, un giorno, un weekend, una vacanza intera... per saggiare le proprie capacità e alimentare esperienza e consapevolezza segue...
Classificazione percorsi
> Itinerari verdi, gialli o rossi, per aiutarvi a scegliere il percorso più adatto alle vostre aspettative segue...
Tirrenica Extra
> Il progetto ufficiale della futura Ciclovia Tirrenica al momento parte da Ventimiglia e finisce a Roma. Noi, dal basso, proviamo a raccogliere spunti preziosi anche su altri percorsi che coinvolgono il Tirreno. segue...
Tirrenica in treno
> Esplorare in treno+bici le 1+11 tappe da Ventimiglia a Roma. Soluzione vantaggiosa per superare i tratti critici o spezzare le pedalate in più riprese. segue...
PassaPorto Tirreno
> Un PassaPorto da portare con sè nelle pedalate lungo il Tirreno. Memoria di carta ed inchiostro della propria avventura in bici. Tappa dopo tappa, timbro dopo timbro. segue...
Il vostro contributo
> Innamorat@ anche voi delle pedalate vista mare? Date una occhiata al progettoZERO e alla squadra operativa. Partecipate con passaparola, proposte, feedback, ... Le amministrazioni non vedono le potenzialità di un percorso ciclabile lungo il Tirreno? Mostriamo loro il contrario. Facciamo conoscere insieme la bellezza delle nostre coste. Cittadini, viaggiatori, cicloturisti come voi. Niente di più, niente di meno. segue...
(Lago di Fogliano, tirrenica360_tag)
“Con una coppia di destrieri scendeva negli abissi sino al suo palazzo o volava veloce sulle onde. Ippocampi, mostri metà cavallo e metà pesce, ma anche centauri marini, oceanine e nereidi: erano apparsi nel mare greco soltanto quando Poseidone ne aveva preso possesso.
Un giorno, nella loro avanzata, i romani lo avrebbero incontrato e riconosciuto come un dio ad essi noto: il suo nome latino, Nettuno, avrebbe echeggiato ancora a lungo nei mesi e negli abissi.” (“Storia del mare”, A. Vanoli)